Risparmiare l’acqua, le regole d’oro
In dieci anni, dice l’Istat, il consumo pro-capite d’acqua è sceso da 206 a 172 litri al giorno. In casa, in giardino, per la strada, come evitare gli sprechi idrici, senza sforzo
Risparmiare acqua per risparmiare denaro. Se, quindi, rispetto al passato molti passi in avanti sono stati fatti, rimane importante razionalizzare i propri consumi idrici. I motivi sono tanti. Risparmiare acqua, in primo luogo, significa spendere meno. Anche se il costo dell’acqua in Italia è più basso rispetto agli altri paesi europei, razionalizzando i propri consumi giornalieri si riduce la spesa per le bollette. Risparmiare acqua vuol dire anche risparmiare energia. Il consumo energetico per l’estrazione, l’adduzione, la distribuzione, il collettamento e il trattamento delle acque è rilevante, e, soprattutto, non indispensabile visto che molta dell’acqua erogata non viene effettivamente utilizzata o, peggio, viene sprecata. Risparmiare acqua, infine, vuol dire razionalizzare i costi di gestione delle acque reflue: minore è la quantità d’acqua usata tutti i giorni, minori saranno le portate convogliate agli impianti di trattamento.
In bagno e in cucina controllare i rubinetti. Il primo passo da compiere per risparmiare sul consumo d’acqua in casa è mettere sotto controllo i rubinetti. Quello del bagno, per esempio, ha una portata di dieci litri al secondo: lasciarlo aperto mentre ci si lava i denti o ci si fa lo shampoo implica un consumo, e uno spreco, di diverse decine di litri. Ottimo accorgimento è l’uso di riduttori di pressione, capaci di contrarre i consumi idrici fino al 50%.
Lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. In cucina mai scongelare il cibo sotto l’acqua, cattiva abitudine abbastanza frequente che può anche compromettere la qualità degli alimenti. Riempire la lavastoviglie a pieno carico prima di metterla in funzione: si risparmiano acqua ed energia e si preserva la durata dell’apparecchio. Stesso discorso vale per la lavatrice, da mettere in funzione sempre a pieno carico. Se, poi, si deve acquistare un nuovo apparecchio, sceglierne uno di classe energetica alta.
Occhio alle perdite d’acqua. Un rubinetto che gocciola o un water che perde possono arrivare a sprecare anche centro litri di acqua al giorno. È consigliabile, quindi, un controllo periodico delle perdite: basta leggere il contatore la sera prima di andare a letto o prima di uscire per andare al lavoro e ricontrollare al risveglio o al rientro.
Regolare lo sciacquone. Lo sciacquone del water consuma a ogni getto circa dieci litri d'acqua. Per ridurlo è sufficiente far installare un sistema con doppio pulsante di scarico o regolare il galleggiante dello sciacquone.
Dalla verdura alle piante. Le piante del terrazzo possono essere annaffiate anche con l'acqua usata per lavare frutta e verdura. Basta raccoglierla in una bacinella e utilizzarla dopo aver sciacquato gli alimenti. Innaffiare il giardino con parsimonia e verso sera, quando il sole è calato, perché l’acqua evapora più lentamente e viene meglio assorbita dalla terra.
Preservare anche l’acqua delle fontane. Infine, quando si nota una fontanella pubblica sgorgare continuamente acqua potabile inutilmente, è consigliabile chiedere al proprio comune di inserire manopole per aprire e chiudere il getto a richiesta. Nel caso di fontane pubbliche con acqua non potabile, invece, verificare che usino il sistema a ricircolo.
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