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venerdì 4 settembre 2015

RHO-MONZA - CCIRM FA UN NUOVO ESPOSTO

Riceviamo questo comunicato stampa dal CCIRM che qui di seguito pubblichiamo :
COMUNICATO STAMPA
DOPO SEI MESI, UN ALTRO NOSTRO ESPOSTO PER DENUNCIARE LA MANCATA APPLICAZIONE, NEI CANTIERI DI SERRAVALLE, DELLE PRESCRIZIONI DEL MINISTERO E DI ALTRE REGOLE
PADERNO DUGNANO, 2 settembre 2015 - Il “Comitato Cittadini Interramento Rho-Monza” (CCIRM) non sta con le mani in mano neppure d’estate, non fa diminuire l’attenzione, non allenta la presa sui lavori di riqualificazione della Rho-Monza.
Nell’attesa di conoscere la sentenza del Consiglio di Stato, che aveva affrontato il nostro ricorso nell’udienza del 23 giugno, ci siamo impegnati a vigilare affinché i lavori in corso sul nostro territorio – che, ricordiamo per inciso, sono stati iniziati con urgenza perché dovevano essere conclusi per Expo! – vengano eseguiti nel rispetto delle prescrizioni date dal ministero alla società Serravalle e dalle regole che essa stessa aveva stilato, valide quindi per tutti gli operatori che lavorano nei cantieri interessati.
Ma purtroppo, secondo le nostre osservazioni, non sta avvenendo tutto secondo le regole, anzi ci risulta il contrario. Pertanto, dopo le segnalazioni di irregolarità compiute dal consorzio di imprese che stanno realizzando l’infrastruttura e segnalate alle procure di Monza e Milano già nel febbraio scorso, il CCIRM ha depositato il 24 agosto un nuovo esposto per denunciare il fatto che la situazione non è sostanzialmente mutata. Il perdurare di comportamenti omissivi e inadempienti è inaccettabile, tenuto conto che è stato costituito il 30 gennaio 2015, presso il ministero, l’Osservatorio Ambientale per i lotti 1 e 2, con il compito preciso, fra l’altro, di verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nei decreti ministeriali: proprio quelle prescrizioni che vengono impunemente disattese.
Intendiamo andare fino in fondo, individuare le responsabilità precise e costringere chi di competenza al rispetto delle regole. Nessuno dimentichi che questa infrastruttura, nel modo in cui si sta realizzando, è stata imposta alla città e suoi abitanti contro la loro volontà e questo non sarà mai dimenticato né perdonato.
L’esposto è stato inviato a: Ministero dell’Ambiente - Direzione generale per le Valutazioni ambientali, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato alle Opere pubbliche di Lombardia e Liguria, Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) della Regione Lombardia, Asl - Servizio Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, Prefetto di Milano, presidenza della Regione Lombardia, Comune di Paderno Dugnano (sindaco e assessore alle Infrastrutture), Procure della Repubblica di Monza e di Milano per tramite della Tenenza Carabinieri di Paderno Dugnano.
Premessa - In occasione dell’approvazione del progetto definitivo di riqualificazione della strada provinciale Rho-Monza, il quadro economico ministeriale prevedeva quasi 10 milioni per costi della sicurezza non soggetti a ribasso. Il Ccirm nell’esposto del febbraio scorso aveva denunciato come molte prescrizioni relative alle modalità di cantierizzazione fossero state disattese; un verbale dell’Arpa aveva confermato tutto questo, parlando di «inosservanza, presso le aree di cantiere visitate, di quanto prescritto dal Decreto di Valutazione di impatto ambientale (Via) del 7 gennaio 2014, nonché del documento predisposto da Milano Serravalle-Milano Tangenziali in tema di opere di mitigazione dell’impatto dei cantieri».
Diamo ora un rapido sommario delle segnalazioni fatte agli enti destinatari sopra citati, prendendo in esame, a titolo esemplificativo, solo una parte delle aree adibite a cantiere, individuate esattamente nell’ esposto.
1) Di sette vasche per il lavaggio degli pneumatici, previste dal progetto, ce ne risulta esistente soltanto una. Gli interventi palliativi di lavaggio strade si sono rivelati inconsistenti.
2) Le recinzioni dei cantieri, che dovevano essere alte 4 mt per oltre 5 km, in realtà sono alte 3 mt per un tratto di circa 300 mt; per il resto si tratta di reti alte 2 mt circa. Analoga situazione riguarda le reti antipolvere, mentre le nuvole di polvere continuano ad alzarsi ad ogni passaggio di camion, dato che non vengono bagnate le piste e le superfici di cantiere.
3) Le barriere antirumore sono praticamente inesistenti, in particolare nei pressi della scuola primaria “E. Curiel” di via Trieste (Villaggio Ambrosiano), dove ha sede anche la scuola dell’infanzia.
4) Aggiungiamo la mancanza di teli sui cumuli di terra e sui camion che la trasportano, la carenza o incompletezza di segnaletica e informazioni all’ingresso dei cantieri e altre “amenità”, che si possono leggere nel testo dell’esposto, al quale rimandiamo per le nostre conclusioni.
L’esposto sembra aver avuto qualche effetto, negli ultimi giorni. L’Osservatorio sopra citato in una nota del 27 agosto pervenutaci per conoscenza, intimava alla Società Serravalle di fornire con urgenza e comunque entro lunedì 31 agosto «adeguati e circostanziati elementi» in merito a quanto da noi esposto. Oggi non sappiamo se questo sia avvenuto, tuttavia abbiamo notato che, per quanto riguarda due delle segnalazioni fatte, e cioè la copertura dei carichi dei camion e le piste bagnate dei cantieri, sembra di notare qualche accenno di intervento. Naturalmente ci aspettiamo di conoscere il risultato complessivo dell’indagine svolta dall’ Osservatorio nei giorni scorsi.


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