Ognuno di noi, con un po' di attenzione e buon senso, può ogni
giorno fare gesti consapevoli di “economia circolare”
Fino a 60 anni fa, in Italia e nel resto del mondo, era normale
riusare e riciclare prodotti e materiali, fino a che non risultavano
essere completamente inutilizzabili. I nostri nonni, spesso per
motivi economici, erano veri esperti di “economia circolare” ante
litteram. Poi sono venuti i decenni del consumo selvaggio, dell'usa
(poco) e getta (molto e spesso) e tutti i modelli di sobrietà dei consumi,
del recupero, del risparmio energetico, sono diventati roba
anti-economica e anti-sociale, rivoluzionaria; buona forse per anziane
zie o per bambini delle elementari, ma contraria al mantra
dell'economia lineare, "estrai-produci-consuma-getta". Infine,
negli ultimi anni, tutto è cambiato rapidamente. Il nostro pianeta
soffre; il clima impazzisce, la Terra si riscalda e s'inaridisce, le
popolazioni migrano. I giacimenti di materie prime si esauriscono,
le discariche si riempiono e traboccano “rifiuti”, e improvvisamente
scopriamo che ridurre (lo spreco, ma anche consumi),
riusare e riciclare, sono buone pratiche quanto mai
attuali e addirittura indispensabili! L'economia circolare,
è oggi di moda e per questo spesso abusata dal marketing delle
grandi aziende per costruire attorno ai loro marchi, un'immagine
di responsabilità e sostenibilità ambientale e sociale. Per questa
ragione, stiamo attenti a queste operazioni di green-washing e
dedichiamo attenzione ai nostri comportamenti di acquisto
quotidiani. Questa, oltre ad essere una buona pratica di
economia domestica, si traduce anche in un risparmio delle risorse
naturali. I comportamenti di buon senso alla portata di tutti noi, per
aiutare il Pianeta e fare “economia circolare”, sono davvero tanti;
basta metterci impegno e fantasia! Ad esempio, prima di avviare
al riciclo un prodotto inutilizzato, pensiamo se possiamo ri-usarlo
in qualche altro modo. Sul web, sono molti i siti che offrono consigli
per riutilizzare gli oggetti in modo creativo e divertente.
Così facendo non creeremo un rifiuto, che anche se riciclato, consumerà
energia prima di ridiventare un prodotto utilizzabile.
Possiamo vendere o ancora meglio barattare a qualche festa del
baratto, ciò che non ci mettiamo o non usiamo più. Possiamo promuovere
nel nostro condominio o con i nostri amici, l'acquisto e
l'uso condiviso di macchine, attrezzature per il giardino e l'hobbistica,
autoveicoli, cucine, lavatrici, ecc. Infine possiamo semplicemente
donare ciò che non ci serve. Per produrre, commercializzare
e anche se in misura minore, per riciclare qualsiasi tipo di bene
materiale, si consumano risorse naturali come l'energia (petrolio
e derivati), acqua, terre rare e si emettono inquinanti e CO2 in
atmosfera. Alla fine, l'economia circolare, se siamo attenti e consapevoli,
è l'economia del buon senso. Non sprecare, barattare,
riutilizzare, donare le cose che non ci servono, condividere beni e
attrezzature con amici e vicini, sono azioni concrete che ci fanno
risparmiare energia, ridurre i rifiuti, proteggere l'ambiente
e tornare a socializzare.
di Silvano Ventura / direzione Vivere Sostenibile
http://www.viveresostenibile.net/
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