L'errore del sindaco Alparone
Il Coordinamento RE3 che raccoglie
numerosi cittadini, associazioni e forze politiche ha inviato nei giorni scorsi
alla stampa il seguente comunicato:
SINDACO ALPARONE HAI SBAGLIATO!
Il coordinamento RE3
prepara le osservazioni
Nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco
Alparone ed il suo vice Bogani hanno deliziato i presenti con slides
immaginifiche per dimostrare che l’obiettivo della Giunta, con la variante RE3, è di regalare alla città il
Parco del Seveso in via Roma e il parco di via Gorizia riqualificato.
Nelle slides di pura propaganda, relative
al parco di Via Gorizia/Dalla Chiesa, non hanno però avuto il coraggio di
mostrare l’impatto devastante della edificazione prevista. Lo faremo noi, nei
prossimi giorni, per completezza di informazione.
E sempre per completezza di informazione,
abbiamo l’obbligo di evidenziare alla cittadinanza ciò che è il fondamento di
tutta la vicenda della variante RE3 in permuta: L’ERRORE DI ALPARONE.
Nel 2013, con l’approvazione del PGT,
consapevolmente o inconsapevolmente, il sindaco Alparone, con chi lo ha
sostenuto, ha attribuito l’Indice Unico di Perequazione di 0,35 per ogni mq. di
superficie che, nell’ambito RE3, significa aver elevato la volumetria esistente
da 2.800 metri cubi a oltre 14.000 metri cubi!
L’articolo 11 della L.R. 12/2005, invece,
dà la possibilità di attribuire un Indice di Perequazione “…differenziato
per parti del territorio comunale, disciplinandone altresì il rapporto con la
volumetria degli edifici esistenti, in relazione ai vari tipi di intervento
previsti….” (per esempio il Parco del Seveso).
In altre parole, Alparone, nel 2013, ha
aumentato di ben 5 volte la volumetria edificabile nell’area del Parco del
Seveso, di cui adesso si erge a paladino, utilizzando un Indice Unico che
avrebbe potuto invece essere differenziato, proprio per salvaguardare un
interesse pubblico.
Se cementificare sulle sponde del Seveso
è, come ha dichiarato Alparone, un atto criminale, cosa dobbiamo pensare di
chi, avendone avuto la possibilità, non ha messo in atto le misure necessarie
per evitarlo o almeno contenerlo?
Oggi si tenta di far passare l’idea che i
3000 cittadini, che hanno firmato la petizione, non abbiano interesse al Parco
del Seveso. Consigliamo di non provarci nemmeno!
Il Parco del Seveso ha radici lontane che
risalgono al PRG del 1999, molto prima dell’avvento di Alparone, quando gli
attuali sostenitori del sindaco in Giunta lo definivano vergognosamente “il
parco delle pantegane”.
Il Parco del Seveso va realizzato a
beneficio della città, ma non sacrificando quello di via Dalla Chiesa/via
Gorizia.
Infatti, per quanto Alparone e Bogani si
ostinino a minimizzare l’impatto della variante e a considerarla esterna al
parco di via Gorizia, non sfugge a nessuno che l’attuale contesto naturale,
formato da prati e alberi, che si estende da via Dalla Chiesa a via Gorizia,
sarà irrimediabilmente compromesso con la costruzione di 52 appartamenti e
annessi parcheggi e strade di collegamento.
Il verde rimasto va protetto, difeso e
incrementato, non distrutto dal cemento!
La variante RE3 dovrà tornare ora in
Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. In questi giorni, ma solo fino
al 4 gennaio, sono consultabili gli atti nell’Albo Pretorio comunale.
Seguiranno, poi, le osservazioni dei cittadini.
La partita non è ancora chiusa e noi
continueremo con decisione la nostra azione di opposizione.
L’errore di Alparone non deve essere pagato
dalla città. Alparone ha sbagliato, a lui il compito di rimediare.
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