La
marcia è andata bene. “20 Maggio senza muri” è stata una bella
manifestazione, colorata, pacifica, tranquilla, con tanta bella gente, con
moltissima partecipazione e il contributo decisivo, in termini di popolo e di
piazza, del mondo delle associazioni.
La
marcia di sabato ha mostrato – a Milano, da Milano – un pezzo di paese e di
società che vuole testimoniare la capacità di accoglienza, la testarda
consapevolezza del privilegio non meritato di essere nati in un pezzo di mondo
molto più fortunato di altri, il dovere della razionalità nell’analisi
della realtà in un tempo di propagande di bugie e paura che diventano
“realistiche”, per molti, a forza di circolare.
Chi ha sfilato ha
sentito il bisogno di dire molto semplicemente, che voleva «restare umano». Non
girare lo sguardo di fronte all’immagine di un uomo che muore, di un bambino
che affoga, di una donna che partorisce su una spiaggia e poi spira. Una scelta
potente (con una carica di energia positiva forte), perché quando l’Umano
scende in campo con tutta la sua forza, gli argomenti del Disumano svaniscono,
come i fantasmi di un romanzo gotico: lo si vedeva bene sabato dove, nella
«sua» Milano Matteo Salvini sembrava una misera ombra, irreale e grottesca,
evocata solo da qualche cartello irridente .
Il Circolo Eco Culturale
LA MERIDIANA
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