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giovedì 24 luglio 2014

CCIRM IN DIFESA DEL PARCO URBANO DEL SEVESO



Il CCIRM scrive una lettera aperta al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Liguria e Lombardia per cercare di spiegare il perchè della difesa della "collinetta". Riportiamo di seguito il testo della lettera inviata oggi:
Dott. Ing. Pietro Baratono
In modo molto sintetico desideriamo colmare una lacuna emersa nell’incontro del 21 Luglio 2014 al Provveditorato, nel corso del quale , riferendosi all’area che i cittadini di Paderno chiamano la collinetta del Parco del Seveso, lei ha definito sbrigativamente “ terra di riporto delle FNM”. In effetti la collina ha avuto origine con terra di riporto ma poi, con molta attenzione e cura , è stata inserita in un progetto che già dal 2009 si chiama Parco Urbano del Seveso. In questa collinetta, quella che lei definisce terra di riporto, sono state messe a dimora moltissime specie di piante, sia in termini di qualità che di quantità. Dopo anni e anni, impiegati da queste piantine , a sopravvivere e crescere faticosamente ( forse anche per la scarsa qualità della terra di riporto, di quale riporto poi?) oggi contiamo circa 1000 esemplari di piante , suddivisi in 29 specie. Oggi quella che lei ha definito “ terra di riporto” è un bosco e rientra nelle tre condizioni previste dalla
normativa vigente a tutela dei beni ambientali ( Legge 431 del 8/8/85 o legge Galasso; D.LGS. 227 del 2001; L.R. 27 del 28/10/2004). In questo bosco , l’ecosistema che si è sviluppato, ha favorito anche l’arrivo e il proliferarsi di numerose specie animali : lepri, bisce, falchetti, api, farfalle e germani. Questa area, che ormai tutti chiamano “ la collinetta”, era stata adottata idealmente e concretamente dai cittadini . Verso questa area si erano indirizzati i sogni di un utilizzo partecipato dei cittadini, un luogo di incontro e di aggregazione nuovo , stimolante e di crescita , in grado di rivitalizzare il tessuto umano di una parte della nostra città, altrimenti definita dormitorio. E un ultimo baluardo di verde a fronteggiare smog e inquinamento.
Non è un caso che proprio per questa collinetta ci sia stata e sia ancora in corso una strenua resistenza alla sua distruzione, che sembra inevitabile a giudicare dalle dichiarazioni di alcuni esponenti di Serravalle e Fincosit, nei giorni faticosi ed estenuanti delle trattative, prima della capitolazione.
Come è pensabile che i cittadini si ribellino e si oppongano anche fisicamente , come è successo qualche giorno fa, all’occupazione da parte di Serravalle di un semplice riporto di terra? I cittadini si sono opposti e si oppongono ancora e continueranno a farlo alla espropriazione e alla distruzione di uno spazio vitale per la salute, per l’ambiente , per la socialità. E’ in gioco la qualità della nostra vita che è diversa da un semplice e facile tratteggio su una cartina topografica.
Abbia, Dott.Baratono, la cortesia e il rispetto di sfogliare i file che le alleghiamo. Non fosse altro che per mettere tutti i tasselli al posto giusto.
Al fine di consentirle di valutare correttamente la situazione alleghiamo i
seguenti file:

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