9 Marzo 2013 Auditorium TILANE Paderno Dugnano
Scala Minore Napoletana - il mare non esiste
Riflessioni sulla Giornata della Donna 2013
Ancora un 8 marzo, mi chiedo se ha un senso celebrare ancora l'8
marzo.
Spesso, tra le persone, si sente dire che ormai la parità è stata
raggiunta, tra uomini e donne non ci sono più differenze, cosa vogliono di più
queste donne?
E allora? richiedo : ha un senso celebrare ancora l'8 marzo se,
come si dice, non c'è più disparità di sessi....
La storia quotidiana di tante di noi ci dice che invece ha ancora
molto senso celebrare questo anniversario e che la strada da percorrere in
Italia e nel mondo è ancora lunga.
Le donne sono ancora
soggetti deboli nella società e molto spesso sono considerate come esseri da
denigrare, da violentare e da uccidere. L'elenco delle vite spezzate in Italia
e nel mondo è troppo lungo da raccontare e la maggior parte dei delitti si
consuma in famiglia tra persone che avevano una relazione di affetto e fiducia.
Anche nel mondo del
lavoro, migliaia di “morti rosa” fanno poca notizia e difficilmente si leggono
queste notizie sulle pagine patinate delle riviste femminili.
Con la crescita
dell'occupazione femminile aumenta anche il numero degli infortuni, spesso le
donne hanno maggiori difficoltà a tornare al lavoro, si ammalano, subiscono
pressioni psicologiche oppure vengono adibite a mansioni incompatibili con
gravi difficoltà di inserimento.
Mi ricordo, di
quell'incidente accaduto nel 2006, in Italia, allora la settima potenza
industriale del pianeta; due operaie, di cui la più giovane appena quindicenne,
hanno perso la vita in un rogo di una fabbrica di materassi, nel Salernitano.
Morte per la negligenza di chi avrebbe dovuto tutelare la loro sicurezza.
Proprio come le loro 129 colleghe americane perite in un incendio provocato dal
padrone, durante uno sciopero, il cui sacrificio dette origine alla ricorrenza
dell'8 marzo. Anche nel mondo del lavoro, secondo i dati Inail del 2011, sono
state 232mila le donne che hanno subito un infortunio di cui 90 con esito
mortale
Mi chiedo quanti
altri 8 Marzo ancora, perché il mondo cominci a vedere, in ogni ambito e in
ogni situazione, la donna per ciò che è realmente e cioè una persona che con la
sua diversità lo perfeziona e lo arricchisce.
Vorrei che questa
giornata fosse un giorno della memoria: memoria di tutte quelle donne vittime
di femminicidio e di violenza, memoria di tutte le donne morte o ferite sul
lavoro, memoria per i tanti diritti per i quali giorno dopo giorno dobbiamo
lottare.
Condivido comunque
questo momento con voi che avete rispetto per le donne sempre e non solo in
occasione dell'8 marzo.
Per concludere vorrei
ricordare i diritti delle donne troppo spesso negati proprio a causa delle
discriminazioni di genere:
Il diritto di
scegliere
Il diritto di
lavorare
Il diritto di essere
giovani
Il diritto al riposo
Il diritto al sapere
Il diritto alla
salute
Il diritto ad una
vita senza violenze
Il diritto alla
sicurezza nei luoghi di lavoro
Il diritto di
decidere
Il diritto di contare
Il diritto alla pace
Ciao a tutte/i
Marinella
Galli / Circolo Eco-Culturale LA MERIDIANA
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